L'affascinante e variegato mondo delle biciclette ha toccato molteplici tappe nel corso della sua evoluzione inclusa in secoli di storia: il percorso compiuto ha previsto grandi scoperte e migliorie ma anche insuccessi e tentativi che invano hanno cercato un cambiamento; è così che sono nate le bici in grado di rivoluzionare la nostra esistenza permettendoci rapidi spostamenti, piacevoli passeggiate e competizioni al cardiopalma.
Già, perchè abbiamo a che fare con bibiclette sportive (da corsa) così come con bici da trekking, mountain bike o bici adatte ai semplici spostamenti in città.
Ci piace ipotizzare che la prima idea di bicicletta sia legata alla figura di Leonardo da Vinci, autore di uno schizzo assai simile alla bici databile sul finire del Quattrocento ma è l'invenzione del Conte De Sivrac, nel Settecento, ad aver apportato un grosso cambiamento: si trattava di due ruote da carrozza collegate da una trave di legno capace di muoversi sfruttando la spinta dei piedi (celerifero, poi velocifero).
Lo sterzo fu inventato nell'Ottocento su intuizione del barone Von Drais e il nuovo veicolo comparì anche in Italia con il nome di Draisina; i primi pedali furono montati sulle ruote anteriori dal francese Ernest Michaux che portò alla nascita dei primi velocipedi a pedali, di grande successo.
Il biciclo nacque nel 1868 con ruota posteriore più piccola e bassa rispetto a quella anteriore: ma guidarlo era assai complesso e pericoloso così da spingere all'invenzione di un veicolo tecnicamente più avanzato e sofisticato grazie alla trasmissione a catena, al telaio più evoluto, all'invenzione dello pneumatico, all'applicazione della gomma sulle ruote.
Nel 1889 nacque così il termine "bicicletta".